E' notte fonda qui a Carrington.
Ancora non riesco a credere che la prima settimana di scuola sia terminata.
Ricordo quanto strano sia stato il giorno prima della partenza. E' difficile spiegare ciò che si prova, solo chi ci è passato sa come ci si sente quel giorno.
Sono Arrivato qui il 14 agosto; sono passati solo quindici giorni, eppure mi sembra di essere in America da una vita, l'Italia sembra un ricordo lontano, casa mia è anche questa ora.
La scuola: che dire (?), la scuola americana è proprio come te la immagini.
Il preside è simpatico e più che disponibile, i professori son gentili e divertenti, ogni aula è perfettamente attrezzata, la palestra è amazing.
Mi sembra di essere in un film... precipitarmi all'armadietto quando suona la campanella, pranzare con gli altri senior, andare girando per la scuola con il mio MacBook (sì, qui ogni studente ha un MacBook/iPad), essere nella banda della scuola con il mitico Mister Brown... insomma, questo è l'inizio della mia avventura. Questo è l'inizio del mio sogno. Sono felicissimo, non cambierei nulla della mia situazione.
A scuola il mio livello di popolarità è parecchio alto (applausi), la gente dice che sono cool (probabilmente perché sono uno dei pochi che non si presenta in classe con ciabatte e calze), tutti mi salutano senza nemmeno conoscermi, mi gridano "ciao" nel corridoio e aspettano di vedere la mia reazione... aahhh, americani!
Ma parlando seriamente, credo che il sistema scolastico italiano abbia molto da imparare da quello americano. La scuola italiana non fa altro che ammazzare la curiosità, nauseare gli studenti, renderli schiavi di un libro, terrorizzarli con verifiche e interrogazioni. Come possono pretendere che qualcuno, a settembre, alla tipica domanda "sei felice di tornare a scuola?", risponda di sì?
Bene, qui molta gente è felice di andare a scuola. Il fatto di cambiare classe ad ogni periodo ti aiuta a conoscere più gente (non limitando le tue amicizie ai componenti della classe, come in Italia), l'ambiente scolastico attrezzato e pieno di strumenti e risorse per i ragazzi stimola la voglia di fare (in Italia siamo stimolati dall'intonaco che ci cade in testa dal soffitto).
La scuola, in quanto luogo educativo (e non solo luogo dove essere riempiti di nozioni, formule e date), dà agli studenti la possibilità di scegliere fra numerose attività extra-scolastiche (in Italia abbiamo i famosi PON che puntualmente vengono eliminati per mancanza di fondi); inoltre, tutto ciò che la scuola fornisce è gratis (come libri, strumenti elettronici e partecipazione a sport e club pomeridiani). In Italia non abbiamo nulla e dobbiamo spendere ogni anno i soliti 200 euro per i libri.
In conclusione gli americani, anche se meno preparati di noi (che purtroppo siamo costretti ad essere preparati), affrontano gli studi con un metodo didattico stimolante e decisivamente migliore del nostro, metodo che riesce perfettamente ad unire la pratica e la teoria (se non ho capito male, nella classe di biologia dissezioneremo un gatto).
La scuola italiana è solo un voler far vedere; facciamo vedere che abbiamo i laboratori di scienze e fisica (ma nel corso dell'anno non ci entriamo una volta), facciamo vedere che abbiamo delle rigide regole (e poi a ricreazione stanno tutti a fumare, pure quelli di 14 anni), che abbiamo le lavagne elettroniche (e i professori non sanno usarle), che abbiamo l'alternanza scuola-lavoro (come se bastasse a darci un'idea di cosa è il mondo del lavoro). Continuiamo a far vedere, quello ci viene bene.
Ma cambiamo discorso. Oggi è sabato (teoricamente è già domenica ma vabbè) e ho trascorso la giornata con la mia hostfamily all'acquapark di Bismark. Mi sono divertito molto, mi piace passare del tempo con loro.
Stasera abbiamo approfittato della giornata calda per dormire in giardino, in tenda.
Ed eccomi qui. Nella tenda. Con il mio MacBook (<3).
Il film Horror l'ho visto, il post l'ho scritto... credo di potermi mettermi a dormire.
Fiero di essere un exchange student,
Da Carrington...
-Andre
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