New York

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mercoledì 28 gennaio 2015

STUDENT'S LETTER

Oggi, appena tornato da scuola, sono entrato sul sito della mia application e sulla homepage c'era scritto:

Your application is under review by ISE. If ISE denies your application due to missing or incomplete information, it will be first sent back to Interstudio Viaggi who may be able to provide the additional information. If Interstudio Viaggi is not able to provide it, it will be rejected back to you so you can provide the information and then resubmit it for processing. 
If ISE approves your application it will immediately be available for placement.


Bene, ora devo solo aspettare (non troppo spero).. Nel frattempo vi faccio leggere la lettera che ho scritto per la futura host family.


Dear host family, 
I'm Andrea, an Italian boy and I'm 16. 
I'm so happy to write this letter, I've been waiting for a lot of time and now I'm here, speaking about myself to the people that for 10 months will be my family. Before starting my description, I want to say that I hope you'll become a real family for me, I wish our relationship will be enduring, I'd like that at the end of this experience I'll be able to say:<< I have two families now >>. 
In this letter I'm going to write about my life in Italy, my hobbies, my friends, my family, my school and the reasons why I decided to become an exchange student. 
I live in a small town in the south of Italy, Castellaneta; there aren't a lot of things to do but I'm quite well here. I live in a flat with my dad, my mom and my sister. 
My dad is a professor and he works at the University of Bari while my mom is a physiotherapist. My sister attends the university, she studies law. 
I attend a scientific high school in Gioia del Colle (a town near Castellaneta) so everyday I catch the bus to go to school. 
I study a lot of subjects: Italian, maths, chemistry, biology, physics, English, Latin, art, history, philosophy, P.E. 
Italian school is very different from American one and sometimes it's very stressful. 
In the morning I get up at 6:30 and i take the bus at 7:10. The lessons start at 8:10 and finish at 1:10. I arrive home at 2:30 and after having the lunch I do my homework; sometimes I have a lot of homework to do and I finish late, so most of weeks I can go out with my friends only on Saturday and Sunday. 
On Monday and Wednesday I have music lessons: I play the drums (and study solfeggio) since I was 6 and I'd really like to keep playing during my exchange year. 
When I go out with my friends we walk in the center of the town and we go to a bar to eat something; if the weather is not good, we stay at someone's house to watch a film or just to spend some time together. The relationship that I have with my friends is fantastic, they are very nice to be with and I can consider them as a second family; 
I love sport and before starting high school I used to swim and play tennis but when the high school began I didn't have any free time anymore. Two other sports that i love are surfing and artistic gymnastics. 
My others hobbies are reading, listening to music, spending some time with my family in our country house and going to the cinema. 
I'm a lively boy, I like making friends, knowing new cultures and travelling. 
I love nature: in the summer i really like going to beach with my family (my parents, my sister, my uncles and my cousins) or my friends. I love the sea, i'd really like to see the ocean one day. When I'm sad i usually go for a walk on the beach alone and I immediately feel better; so I have a special relationship with the sea. I adore animals too. 
I'm very autonomous and free, my parents give me a lot of indipendence because they know that I'm a responsible guy. 
One of my most important feature that I want to underline is that I'm very open-minded; I can't stand racism, we are all equal and everyone must be respected, no matter if a person is white or black, gay or straight, christian or muslim. 
So I hope that I'll spend my exchange year in a place where the people are open-minded, where there isn't discrimination. 
The reasons why I decided to become an exchange student are several: I want to broaden my horizons, know the American school, live in an American family to discover all American traditions, improve my English, get more indipendent, see the differences between Italy and USA. I wanna spend an year in America even because I love the places that the US offers, all the big cities, the woods, the sea of California (country that i love) and a lot of other beautiful sites. 
One day I would like to move in the US. Living or attending the university in the US is my biggest dream. I'd really like to live in one of the most important American cities like Boston, Chicago, Philadelphia; but my real biggest dream is New York, the city of the opportunities, the city that doesn't sleep, the city of the highest skyscrapers. I really really love New york and every time i watch a film that is set in the big apple I get fascinated. If one day I move in the US I'll certainly live in NYC. 
This is me, my life, my passions and my dreams. 
I hope that this experience will be unforgettable, that i will learn a lot of things and that you'll enjoy this year with this italian exchange student! 
Thank you and best regards

-Andrea:)

giovedì 22 gennaio 2015

AVREI PREFERENZA DI NO

Durante le vacanze di Natale ho dovuto leggere un libro che la prof ci aveva assegnato; un libro bizzarro, un libro che andrebbe interpretato ma al quale  non sono ancora riuscito a dare delle risposte. Il libro di cui sto parlando è "Bartleby lo scrivano: una storia di Wall Street". Non vi starò a raccontare nello specifico la trama del libro (non che sia una trama particolarmente intricata), vi dirò solo che il protagonista di questa storia si rifiuta di fare qualsiasi cosa.. ogni qualvolta che gli viene posta una domanda o gli viene fatta una richiesta lui risponde sempre nello stesso modo: "avrei preferenza di no/ preferirei di no". Il motivo è da comprendere, forse un motivo non c'è nemmeno.
In ogni caso la prof ci ha dato il compito di scrivere un testo sui nostri "avrei preferenza di no", qualsiasi essi siano. Ecco cosa è venuto fuori (so che questo post non c'entra nulla con l'anno all'estero, ma questo testo è il risultato di uno "sfogo" e mi è venuto in mente di pubblicarlo):


Quella mattina, svegliandomi, pensai che preferirei fosse sempre domenica. Detesto dovermi alzare alle 6:30; l'odio che provo nei confronti del suono della sveglia è indescrivibile. Ogni giorno spero che si dimentichi di suonare.. ma quello è un telefono, non si può mica dimenticare. Ecco, pensai pure che preferirei avere un cellulare moderno, anche solo per poter cambiare l'allarme della sveglia.
Realizzai che era mercoledì; il mercoledì è il giorno peggiore, ci sono due ore di matematica. Mi chiesi perché noi studenti dobbiamo studiare anche materie che non ci piacciono, preferirei dover approfondire solo quegli argomenti che suscitano per davvero il mio interesse, che mi spingono a conoscere, a voler sapere, indipendentemente dal volere dei professori.  Noi italiani sappiamo tutto di tutto ma in fondo non sappiamo niente.<<Preferirei non essere italiano>>, riflettei.
Uscii di casa e mi diressi alla fermata del pullman.  Quel giorno Lo zaino era talmente pesante da rendere il tragitto più faticoso del solito. La strada è tanta ed è in salita. <<Preferirei non dover percorrere ogni mattina oltre un chilometro e mezzo>>.
Dopo mezz'ora di meditazione in autobus arrivai a scuola, entrai nella mia aula e senza nemmeno lasciare lo zaino sul banco mi precipitai verso il termosifone. Termosifone spento.<< Preferirei non dover rimanere 5 ore con il giubbotto addosso a causa dei caloriferi mal funzionanti>>.
La campanella suonò, un'altra giornata di scuola stava per iniziare. Le due ore di matematica non passavano; 120 minuti di agonia, 110 se si considerano i 10 di ricreazione (Sì, noi mangiamo in 10 minuti. Quel giorno avrei davvero preferito che il break durasse un'ora). << Perché sono costretto a tutto questo per diventare qualcuno? non si potrebbero realizzare i propri sogni in un'altra maniera? Solo con la fatica a quanto pare si ottengono risultati, con il divertimento no, quello non ha a che fare con l'istruzione>>, dissi tra me e me. <<Preferirei non fosse così>>.
Durante quei lunghi minuti di ricreazione conversai con un amico; mi ricordai che il Mercoledì al cinema c'è uno sconto, così interruppi l'insulso discorso del mio amico (fu in quel momento che capii che preferirei non dover sentire gente che parla senza sapere ciò che dice) e gli chiesi se gli andasse di vedere un film  quella sera. Solo In sala pensai che preferirei non immedesimarmi troppo nei film; questo non fa altro che rendermi maggiormente consapevole di quanto la mia vita sia più insignificante rispetto a quella di Leonardo Di Caprio o chi per lui.
Se la vita fosse più lunga il problema non si porrebbe, Leonardo Di Caprio mi farebbe un baffo. <<Preferirei non dover invecchiare, proprio come Dorian Grey>> (mi rimangiai tutto non appena mi tornò alla mente la fine che fa Dorian Grey).
La giornata continuava nella sua triste banalità, e io non la smettevo di pensare, di ragionare, di appoggiare tesi e confutare antitesi;
Pensai che preferirei non dover vivere con gente ipocrita, perbenista e ignorante, che quando accendo la televisione preferirei non trovarmi di fronte a Ballarò, Uomini e Donne e la messa della domenica mattina. Mi sovvenne di quando mio nonno mi obbligava ad andare in chiesa insieme a lui, <<se vai in chiesa e fai il bravo Gesù ti aiuta>>, mi ripeteva sempre. Ci riflettei: preferirei pure che non mi venisse imposto nulla, che la mia libertà e quella di tutti venga considerata sacra almeno quanto Gesù.  Eppure a mio nonno gli volevo tanto bene. <<Preferirei non dover vedere scomparire dalla faccia della terra la gente che amo>>.
Inoltre ragionai sulla pazzia, sì perché infondo è l'unico modo per mettersi al riparo dall'infelicità a cui siamo destinati. <<Vedo in tutti un pizzico di follia, un barlume di insanità mentale; preferirei che a volte predominasse sulla razionalità della ragione>>. <<Vorrei non dover pagare per viaggiare, è come tassare il respiro>>.
La giornata volgeva al termine, decisi di andare a dormire. Mi misi sotto le coperte e mi ricordai che avevo di nuovo dimenticato di svolgere gli esercizi di matematica. <<preferirei che questa dannata materia scomparisse dalla mia vita. Anzi, a dirla tutta preferirei solo un paio di ali al posto delle braccia per volare verso un altro mondo, tanto qui di cosa preferirei non interessa a nessuno>>.

-Andrea 

lunedì 19 gennaio 2015

DUBBI, PAURA, FELICITA'... I'M A BIT CONFUSED

Ci sono quei momenti in cui ti fermi a pensare e ti domandi se hai fatto la scelta giusta, se tutto ciò che fino a quel momento ti era sembrato scontato, lo sia a tal punto da diventare indiscutibile, da non necessitare di un'adeguata riflessione. E' davvero ciò che appare l'America? Gli Stati Uniti sono stati la scelta giusta? E se dovessi pentirmi?
Con questo non voglio assolutamente dire che rimpiango il momento in cui ho scelto che il mio anno all'estero sarebbe stato negli States, per me gli USA continuano ad essere quel sogno che sembra tanto distante ma che finalmente sta per realizzarsi.
Parlare con i ragazzi che attualmente sono in America. E' questo che mi confonde. Ricevo troppe informazioni contrastanti. Gente che sta vivendo il mitico sogno americano non fa altro che raccontarmi di come tutto proceda nel migliore dei modi, altri che stanno scoprendo un'America inaspettata (in senso negativo), mi parlano degli enormi difetti degli Stati Uniti, delle sue contraddizioni, di quanto siano insopportabili i suoi abitanti.
Forse la soluzione è questa: dovrei smetterla di cercare a tutti i costi di capire cosa questa esperienza significhi per gli altri e aspettare di capire cosa significhi per me. Ho potuto constatare che ogni storia è diversa, che ogni exchange ha qualcosa di differente (e di opposto) da raccontarti rispetto ad un altro.
Queste storie tanto diverse tra loro non fanno altro che accrescere il desiderio di partire, la curiosità di conoscere, la voglia di scoprire la mia America..
Non vedo davvero l'ora che la scuola finisca, voglio godermi i mesi estivi precedenti alla partenza in compagnia dei miei amici e poi partire per iniziare quest'esperienza.
Questo piccolo post non ha molto senso ma credo che il blog serva anche a questo, a svuotarsi di quella marea di pensieri che c'hai in testa, un po' come fosse un diario (no, non ho intenzione di entrare nei particolari della vita privata tranquilli hahah).
In ogni caso, ora che tutta la documentazione è pronta, sono impaziente di ricevere il placement e una host family (spero di non capitare con gente stronza; perdonate la poca eleganza, ma si sa.. non tutte le famiglie che assegnano sono perfette).
Sono un bravo ragazzo(?) perciò pretendo una famiglia altrettanto.. brava.
Dai ospitatemi! OK basta.


Alla prossima, ciao a tutti c:

-Andrea:)

martedì 13 gennaio 2015

MAMMA HO PERSO IL PULLMAN!


La sveglia suona alle 6:15. Spegni il telefono. Sì, solo altri dieci minuti e poi mi alzo. Passa un'ora. Oh porca miseria, sono le sette e un quarto, dovrei già essere sull'autobus.
Stamattina come avrete capito non sono andato a scuola. Mi sono svegliato alle 10:15 (per una volta mi sarà concesso di dormire come un porco o no?). Sono molto incazzato; stamattina avrei dovuto consegnare l'autorizzazione per poter partecipare ad un corso di primo soccorso e sul defibrillatore.. sì esatto, rianimerò dei manichini..o per lo meno ci proverò. Alla fine ci sarà anche un esame; oddio già mi immagino la scena. Ma credo sia importante sapere come intervenire quando qualcuno sta male o si sta soffocando con un'oliva (?). Spero che accettino l'autorizzazione con un giorno di ritardo.
Ma parlando degli USA.. l'application è terminata. Ancora non ci credo, l'ho finita; mi mancano solo due vaccini da fare (non vorrei sembrare catastrofico ma per me i vaccini sono una tortura), posso già inviare tutto. Ma forse aspetterò ancora qualche giorno, nel caso mi venisse in mente qualche altra cosa da aggiungere.
In questi giorni mi sto informando sulla mia agenzia americana, ISE (international student exchange). Ho visto che organizza un sacco di viaggi per gli studenti in America; c'è la possibilità di visitare New York (*-* dfgdvreg), Orlando, San Francisco, le Hawaii e tanti altri posti famosi degli States.
Naturalmente queste gite costano un bel po', perciò credo che ne farò una sola (per altro pagando solo il viaggio dato che tutto il resto sarà spesato dall'INPS.. che bello aver vinto una borsa di studio!).
Si sarà sicuramente capita la mia immensa passione per New york; nemmeno io so spiegare il perché.. Non sei niente, sei considerato una nullità.. eppure NY ti darà sempre un'opportunità, non le interessa se sei ricco o povero, se tuo padre è contadino o avvocato. New York è il simbolo della realizzazione dei sogni, luogo dove domina la meritocrazia (concetto che rende tanto famosi gli Stati Uniti), è la città del lavoro e del divertimento, della cultura e della modernità, dei grattacieli e di Central Park. La città del cosmopolitismo per antonomasia, dove, tra tanta diversità, non puoi sentirti sbagliato, estraneo.
Ecco le citazioni che preferisco sulla grande mela:

È un mito, la città: le stanze e le finestre, le strade che eruttano vapore:per ciascuno, per chiunque, un mito diverso, la testa di un idolo con occhi di semaforo che ammiccano un tenero verde, un cinico rosso.Questa isola, galleggiante su acqua di fiume come un iceberg di diamante,chiamatela New York, chiamatela come vi pare: il nome non importa poiché,arrivando dalla maggiore realtà dell'altrove, uno va alla ricerca soltanto di una città,di un posto dove nascondersi, dove smarrire o scoprire se stesso,per fabbricare un sogno all'interno del quale dimostrare che, dopo tutto,non sei il brutto anatroccolo, ma un essere meraviglioso e degno di essere amato.
Truman Capote

Era troppo per crederla vera;così complicata, immensa, insondabile.
E così bella, vista da lontano:
canyon d'ombra e di luce, scoppi di sole sulle facciate in cristallo
,

e il crepuscolo rosa che incorona i grattacieli come ombre senza sfondo
drappeggiate su potenti abissi.

Jack Kerouac 

E non poteva di certo mancare una canzone dedicata a questa amazing city.. La bellissima Alicia Keys e il grande del rap americano, Jay-Z , cantano "Emipire State of Mind". 





-Andrea


venerdì 9 gennaio 2015

ASPETTANDO AGOSTO..

Il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie non è stato dei migliori; mia madre si è fratturata la caviglia e la situazione a casa è abbastanza complicata. La scuola mi sta impegnando un sacco, i professori ci stanno letteralmente torturando e il pomeriggio non ho un attimo di tempo libero (considerando che arrivo a casa alle 14:30)..
Ma parlando degli USA.. l'altro giorno ho seriamente pensato che non sarei più partito. La mia application era scaduta, ero in crisi.. ho subito contattato la mia agenzia e fortunatamente mi hanno riattivato l'account.
In questi giorni mi sto accorgendo di come il tempo sia strano; a volte ti capita di ricordare avvenimenti passati e di pensare <<quanto tempo è già trascorso, eppure sembra ieri!>>, altre volte pare che le lancette dell'orologio si fermino. Il tempo non passa. Le ore ti sembrano giorni. I giorni settimane. Ricordo perfettamente il giorno in cui sono andato a Roma per le selezioni, 19 giugno 2014. Castellaneta-Bari. Bari-Roma. Ero felice come una Pasqua.. per tanto tempo avevo cercato di convincere i miei genitori a mandarmi un anno fuori e ora ero lì, a Roma Termini, diretto al "centro Congressi Cavour"per la selezione, per il primo passo verso l'America. Ad un certo punto mi sono chiesto cosa ci facessi lì. <<Su Andrea, sarà pure che te la cavi in inglese, ma tra tutti i ragazzi che parteciperanno a queste selezioni figurati se riuscirai a passarle>>. E invece no, le ho passate.. ancora non ci credo ma le ho passate e attendo con ansia agosto, attendo l'arrivo di una famiglia ospitante. Ma l'estate è lontana. Posso solo sperare che passi tanto velocemente quanto questi primi tre mesi e mezzo di scuola. Poi chissà, magari il fatto che il tempo passi lentamente è un bene; tanti exchange student sul punto di partire avrebbere bisogno anche solo di una settimana in più, sette giorni da trascorrere con amici, famiglia e tutte le altre persone e i luoghi che per un anno non faranno parte della loro vita. Ma io non riesco a far altro che pensare a quest'estate, ad ogni singolo aspetto dell'anno 2015-2016. Credo che un po' tutti i futuri exchange ogni giorno, almeno una volta al giorno, pensino un po' a quell'America che sognano da tanto.
In ogni caso voglio godermi questi mesi in Italia, tra un anno mi mancherà.. molto.
Il 4 gennaio sono stato a Roma con i miei amici, eravamo all'incirca in dodici e ci siamo divertiti molto. Ho avuto l'occasione di visitare molti monumenti di Roma che ancora non avevo visto.
Vi la scio una foto e.. nulla, buon fine settimana a tutti! :)


-Andrea

venerdì 2 gennaio 2015

Welcome 2015

Già, il 2014 si è chiuso. E' terminato con un'inaspettata nevicata che ha reso i suoi ultimi giorni bianchi, magici. Ora non posso più lamentarmi, quell'atmosfera natalizia che tanto bramavo è arrivata. Già se n'è andata, ma d'altronde anche le feste stanno per finire, mercoledì si ritorna a scuola, si ricomincia con la solita routine.
La sera del 31 l'ho trascorsa con i miei amici; la festa è stata bellissima, credo di non essermi mai divertito così tanto la sera di san Silvestro. Ahimè devo ammettere che quel conto alla rovescia, quel "buon anno a tutti" allo scattare della mezzanotte e i bicchieri di spumante per brindare all'inizio di un nuovo anno mi mettono sempre angoscia.
Ripensi a tutto ciò che ti è capitato e che hai fatto nel giro di quei 365 giorni, alle persone che hai conosciuto e a quelle che hai perso, a quanto hai pianto e riso, alle volte che hai litigato e a quelle che hai fatto pace; pensi allo scorso capodanno e a quello che verrà; il primo in Italia, il secondo in America.. e poi ti fermi a riflettere e  realizzi che.. Sì, tra esattamente un anno starò festeggiando l'arrivo del 2016 con la mia seconda famiglia, quella americana.
Pensi pure alla scuola e tra te e te dici "cazzo, faccio il terzo superiore", come passa velocemente il tempo.. Mi sembra ieri che facevo gli esami di terza media e senza essermene reso conto mi ritrovo a due anni dalla maturità.
Poi ti ritrovi a fantasticare su come andrà il tuo anno in America, dici a te stesso che sarai forte, che se saprai adattarti bene, tutto andrà per il meglio. Pensi a quanto ti mancheranno i tuoi amici, a quanto tempo passerai a dire "mi mancano i miei genitori", agli amici americani che ti farai, alla host family, all'high school.
Realizzi che in quell'anno sei cresciuto e non  poco, che hai preso decisioni importanti e che alcuni ricordi, i più significativi di quell'anno, li porterai sempre con te.
Beh, in questo caso i miei ricordi più belli son legati alle nuove amicizie che ho fatto, al giorno in cui sono andato a Roma per le selezioni dell'high school program, alla bizzarra ma indimenticabile festa di fine anno e.. ce ne sono sicuramente altri che ora non mi vengono in mente.
Sì esatto. Questi sono i pensieri che mi balzano in testa quando Carlo Conti o chi per lui grida: "Auguri e buon 2015 (in questo caso) a tutti!". Questione di pochi minuti. Poi fai gli auguri a tutti, liberi la mente da tutti quei pensieri e speri che, anche quest'anno, tutto vada più o meno per il verso giusto.

Buon 2015 a tutti!

"Apriamo il nostro libro. Le sue pagine sono candide ma stiamo per scriverci sopra qualcosa. Quel libro si chiama Opportunità e il suo primo capitolo è il giorno di Capodanno."
(Edith Lovejoy Pierce)





-Andrea:)