New York

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venerdì 24 aprile 2015

THE TIME IS FLYING... AND I WANNA FLY WITH IT

I giorni effettivi che mancano alla fine della scuola sono pochissimi, all'incirca ventisette. In ventisette giorni dovrò fare qualcosa come 5/6 interrogazioni, 4 compiti e studiare pagine e pagine di argomenti che, essendo studiati principalmente per essere vomitati davanti alla cattedra per prendersi il bel voto, mi stanno nauseando.
Ma se dicessi che la scuola mi sta indicibilmente stressando non direi cosa vera; certo, a volte lo studio diventa insopportabile, ma siamo alla fine e quest'anno scolastico sta per salutarci. Poi andare a scuola non è mai stato così tremendo per me. Il mio liceo mi piace, mi piacciono quasi tutti i miei compagni e professori.
Questi tre anni sono passati velocissimamente, ricordo ancora quando in terza media ero in crisi perché non sapevo quale scuola superiore frequentare! E ora il biennio se n'è andato, divorato dal tempo che è sembrato mangiarsi, addirittura, pezzi di  questa esperienza liceale. Già, the time has flown and it is keeping on flying.
Ieri pensavo a quanto mi cambieranno questi dieci mesi... mi cambierà anche solo la partenza. Non avrei mai immaginato che a sedici anni avrei preso un aereo per andare in America, da solo. Io l'aereo mica lo so prendere. Non avrei nemmeno mai pensato che avrei svuotato il mio armadio, messo i miei vestiti in valigia per poi risistemarli, il giorno dopo,  in un altro armadio, quello di un'altra casa, di un'altra famiglia. Ora tutto questo sta per succedere. And i am ready to fly.


Ma cambiando discorso, ho parlato con una ragazza della mia scuola che ora frequenta il quinto e che ha trascorso il quarto anno in Argentina. Le ho chiesto come si regola il nostro liceo per il reinserimento dei ragazzi che hanno frequentato un anno all'estero e la risposta mi ha un po' allarmato. Mi ha detto che i suoi professori non se ne sono importati molto di ciò che dice il preside (lui sostiene che non si debbano fare esami integrativi e che, durante il primo trimestre, si debba recuperare il programma di quarta) e hanno deciso di farle recuperare OGNI SINGOLA MATERIA. 
Il recupero (che comporta quindi varie interrogazioni e prove scritte) si è prolungato fino ad aprile e la poveretta si è beccata un quinto anno infernale tra programma di quinto, programma di quarto e preparazione ai test universitari. 
Mi ha perciò consigliato di parlare fin da ora con tutti i professori e farmi mettere per iscritto ciò che hanno intenzione di farmi fare al ritorno. Che ansia.
Vabbè, d'altronde...se un anno negli USA vuoi frequentare, il culo al ritorno ti devi fare.
E con questa perla di saggezza vi saluto.
Alla prossima,

-Andrè

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