E proprio quando la testa rischia di scoppiarmi perché piena di questi pensieri, ecco che penso agli USA. E allora puoi dire addio a tutto ciò che stavi facendo in quel momento. Essì, perché se un exchange student inizia a fantasticare sul proprio anno all'estero, non c'è nulla che possa distoglierlo. Si è come in una dimensione parallela. La situazione si complica quando ti rendi conto che alla partenza mancano esattamente.. aspetta, fammi pensare...oh perbacco, 131 giorni!
Pensateci, 131 giorni son pochissimi.. tempo di fare qualche altro compito in classe, il viaggio a Venezia con i miei amici, il saggio di musica e..SBAM!.. una sera vai a letto e il mattino dopo ti ritrovi nella natura fatata (?) dell'Arkansas.
Devo entrare nell'ottica che tra pochi mesi inizierà una nuova routine, si aprirà una parentesi indimenticabile della mia vita, dovrò mettere in una valigia tutta la mia vita, salire su un aereo (see, magari fosse uno solo) e scoprire pian piano tradizioni e modi di fare a me sconosciuti.
Probabilmente gli scali che farò sono questi: Bari-Roma, Roma-Francoforte, Francoforte-Atlanta, Atlanta-Memphis.. un calvario in poche parole.
Il 24 maggio a Milano ci sarà l'orientation con la mia associazione. Poi dovrò andare a Napoli per il visto, non so ancora quando.
Beh, che dire.. il tempo passa velocemente e l'estate si avvicina perciò..
LET THE COUNTDOWN BEGIN!
-Andrea
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