New York

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martedì 29 dicembre 2015

La fine di un inizio e l'inizio di un nuovo inizio

È come il fuoco che si accende la notte di San Lorenzo in spiaggia. Il sole fa capolino all'orizzonte colorando il mare di rosa e arancio. Il fuoco intorno al quale hai trascorso la nottata non c'è più, eppure continui a fare attenzione a non calpestare la brace. Sai che ti scotteresti. 
I ricordi della mia America li evito proprio come evito la brace la mattina dell'11 agosto. Sbaglio. So di stare sbagliando.
Forse avrei dovuto scrivere questo post tempo fa, come spesso mi ha ripetuto mia madre che sembra aver apprezzato parecchio questo blog, invece ho procrastinato (e non per mancanza di voglia).
Anche dicembre sta andando via, lasciando in me quell'incredulità che provi quando durante l'ora di matematica guardi l'orologio e, stanco della goniometria, realizzi che sono passati solo dieci minuti.
I ricordi degli Stati Uniti tormentano la mia mente, la distolgono da quella che è tornata ad essere, con immensa malinconia, la vita di tutti i giorni.
Questo post non lo scrivo dalla mia cameretta americana, quella con il parquet impolverato ed il letto a castello; non lo scrivo dal luogo che ho tanto amato quanto disprezzato (e mi rimprovero, perché parlare di disprezzo è così triste). Questo post lo scrivo seduto sulla poltrona della mia scrivania con il sottofondo della sigla del TG1; lo scrivo in treno; lo scrivo, ancora una volta, stravaccato sul divano del mio salotto.
"Don't cry cause it's over, smile cause it happend", scrivono alcuni exchange student alla chiusura dei loro blog.
Non piangere per me è stato impossibile. Vi racconterò di un'America contraddittoria, di un'America tanto sognata quanto condannata, tanto idolatrata quando odiata, perchè, la medaglia, ha sempre l'altra faccia.
Il lato oscuro dell'America si è presentato a me in modo tanto improvviso, violento e crudele, da sconvolgere la mia vita e cambiarne svariati aspetti.
La vita americana sembrava essere fatta per me; ero in un film, ero nel più bello dei sogni, vivevo intensamente ogni singolo giorno della  mia avventura. Ma, ancora una volta, come dice la mia saggia mamma, quando tutto va troppo bene, devi aspettarti un fulmine a ciel sereno.
Mi sentivo oramai popolare nella mia high school, ero il ragazzo italiano che veste skinny jeans e cammina in modo cool. La gente mi salutava pur senza conoscermi, e i professori mi facevano domande sull'Italia. Ero l'italiano della Carrington High school e ne andavo fiero. Ogni giorno aspettavo con gioia la fine del quarto periodo, e non appena la campanella suonava, mi dirigevo verso l'armadietto per lasciare i libri e correre verso la mensa dove i miei amici mi stavano aspettando. Osservavo Candace mangiare la sua zuppa e parlare a bocca aperta; poi c'era Austin concentrato sulle sue patatine; ascoltavo Alli che mi descriveva il piatto del giorno; ridevo fissando Billy che rubava gli avanzi dai piatti degli altri; dopo il pranzo mi fermavo in corridoio a parlare con Aishlee, Jessica, Purple e altre sophmore (nessuno può immaginare quanto mi mancate). Si dice che farsi delle aspettative non sia che illusorio, eppure tutti hanno delle aspettative. Anche io ce le avevo e, sembrerà un'esagerazione, ma l'esperienza che stavo vivendo non stava per nulla deludendole.
È stato come toccare per mano, solo per un istante, la mia più grande ambizione e poi... boom, vederla sfuggire in in un istante ancora più breve e veloce. È stato come arrivare in cima, prendere fiato e poi precipitare verso il basso. "It's hard to swallow", avrebbe detto un americano... e lo avrei detto pure io che, mai quanto in quel periodo, mi sentivo per davvero parte di qualcosa...parte di quella America che stavo conoscendo.
Quel fulmine a ciel sereno è arrivato con tanta prepotenza, quasi a volermi dilaniare internamente.
Gli Stati Uniti sono quella nazione che tra  bianco e nero non ci vede il grigio; che sa  portare in alto i tuoi sogni, ma anche discriminarti; che si preoccupa più per la facciata generale dell'intero stato che per il singolo in quanto persona; che permette ad una coppia di omosessuali di metter su famiglia, ma che uccide per punire; che spesso se sei nero sei nella "merda" più di quanto non lo sarebbe un bianco; che crede in Dio, ma che ti permette di avere un fucile in casa e di usarlo quando ti pare e piace per fare una strage in un college o in un cinema; che "se stai male imbottisciti di psicofarmaci e falli prendere anche a tua figlia in crisi adolescenziale".
Ho vissuto da vicino alcune di queste contraddizioni presenti negli States, e per questo son tornato qui. A casa. A piangermi addosso per un sogno infranto. 
Agli Stati Uniti non interessa sapere le circostanze che ti hanno portato a determinate azioni o situazioni. C'è una costituzione, ci sono delle leggi; esse bastano per decidere del destino di un individuo. Una scritta su un pezzo di carta è sufficiente. La tua persona è secondaria, la tua vita non conta. 
Non importa per quale motivo un ragazzo straniero, senza ancora la sim americana per poter effettuare chiamate e con la consapevolezza di dover seguire determinate regole, si trovi nel garage di casa di una conoscente circondato da ubriachi mai visti prima in vita sua. Non importa di chi lo difende, non importa cosa egli abbia da dire, non interessa nemmeno sapere se il ragazzo in questione sia vittima o trasgressore. Ciò che importa è quella legge, quella stupida regola da applicare senza alcuno scrupolo. 
Se la persona in questione fosse vittima però, si va ad intaccare la tanto nominata dall'America felicità. E ancora altre contraddizioni.
Ricordo bene quella sera, quel senso di paura che sembra ormai, dopo quel momento, non avermi più lasciato. Ricordo l'arrivo di quella gente strana con alcolici in tasca, ricordo i loro visi assenti, ricordo i padroni di casa ballare con la vodka in mano, ricordo l'espressione del tipo per il quale, per un'improvvisa ed incontrollabile paura, ho ingerito quel goccio di birra.
Ricordo di quando si è sentito bussare alla porta, della polizia che è entrata, di quel panico che mi pervadeva, di quel numero... 0.001. Non è importato nemmeno di quel numero. Non è importato di nulla.
Ricordo ciò che è successo nei giorni seguenti. Lo ricordo ora e lo ricorderò per sempre. Alcune immagini non ci lasciano mai; forse la loro carica emotiva andrà via via scemando, ma quei ricordi saranno sempre lì, dentro di me... occupando disgraziatamente un posto d'onore nella mia mente.
Il buio della mia cameretta rispecchiava il mio umore. Fissavo per infiniti minuti la mia valigia, era ancora lì dove l'avevo lasciata quando ero arrivato. I battiti del cuore a momenti mi rompevano le costole. Quella valigia l'avrei dovuta riempire nel giro di pochi giorni. Non ci credevo. Volevo solo addormentarmi e svegliarmi quando tutto questo sarebbe terminato. Piangevo, pensavo di aver esaurito tutte le lacrime...e invece ora, con assoluta certezza, posso dire che di lacrime ne ho ancora tante.
L'arrivo del nuovo anno si avvicina e non posso che sentirmi nel luogo sbagliato, pieno zeppo di delusioni e voglioso come non mai di prendere un aereo e partire. Non so per dove, solo partire.
Lo scorso capodanno è stato particolarmente magico; era l'anno della partenza, della realizzazione del sogno.
Non posso dire che questa esperienza finita tanto tristemente mi abbia tarpato le ali. Direi, anzi, che il mio spirito esploratore, la mia voglia di conoscere e viaggiare il mondo si sia duplicata.
Partite, partite alla scoperta del mondo in cui viviamo. L'America mi ha insegnato tanto, mi ha insegnato che il viaggio ti fa sentire vivo. Per la prima volta ho sentito di stare vivendo intensamente. Ho ancora la pelle d'oca ripensando al momento nel quale, atterrando a Chicago, il mio sguardo ha catturato lo skyline della città elegantemente velato dalla nebbia. Non ero in un film; era la vita reale. C'eravamo solo io e la magia di quel momento. 
Partite perché nient'altro saprà regalarvi simili emozioni. 
Partite perché vi sentirete ricchi pur passando le notti in un hotel a tre stelle cadenti.
Partite perché la vita è troppo breve per essere trascorsa nello stesso luogo.
Partite perché il mondo è pieno di colori e sapori da scoprire.
Partite perché non c'è nulla di più bello che preparare le valigie.
Partite per aprire la vostra mente.
Partite perché non esiste luogo più magico di un aeroporto.

Partite senza pensarci due volte, senza pensare alla destinazione, liberi da pregiudizi e stereotipi. 
Partite perché, in fondo, viaggiare è come sognare-

Ho imparato che sognare porta sofferenza. Ma la vita, proprio come la mia America, mostra sempre il lato oscuro di sé stessa, impossibile negarlo... tanto vale sognare.



 "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi"

I miei occhi sembrano essere ancora quelli verdi di sempre... eppure, guardandomi allo specchio, vedo un nuovo me. Eppure, guardandomi attorno, vedo un nuovo mondo.

Ora e per sempre,

- Andrea, exchange student in North Dakota, USA

2 commenti:

  1. Andrea ho seguito la tua storia perché da ciò che avevi scritto si capiva che sei un ragazzo serio e maturo; il link al tuo blog é sulla mia homepage insieme ai link di pochi altri exchange, non scrivevi più, solo pensavo ti fossi stancato. Per noi che siamo in Italia i vostri racconti sono così importanti e ci sono rimasta così male stamattina leggendo il tuo ultimo post...
    Ma ti prego se puoi raccontaci di più, facci capire come si possono evitare i rischi in una società diversa dalla nostra, che alla fine non conosciamo.
    Ripercorri la tua storia, raccontaci i tuoi pensieri, cosa hai provato, cosa hai fatto... So che può essere doloroso, ma per noi é così importante capire...
    Sono sicura che la vita ti darà altre opportunità e che proprio perché ti sei scontrato con una realtà difficile punterai e arriverai molto più in alto. Ti auguro tutto il bene! Laura, mamma di Enrico, exchange student in Kansas

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  2. Stavo cercando un consulente matrimoniale e un sito di blog online esperto di amore, ho letto il commento postato da una donna spagnola di nome Ulrika, Ha condiviso la sua testimonianza di vita come incontra il suo vero amore (trova un compagno di vita) dopo essere stata madre single per circa 14 anni. anni, ma immediatamente contatta un guaritore spirituale (Oduduwa) per pranzare un incantesimo d'amore di attrazione e amore per rompere ogni legame di solitudine. Due settimane dopo aver trovato il vero amore, e oggi è impegnata a prepararsi alla vacanza di Natale e Capodanno per celebrare l'amore con il suo nuovo amore trovato. Sono stato molto felice per aver condiviso la sua testimonianza d'amore e come abbia trovato un aiuto così miracoloso, ho copiato l'indirizzo email (dr.oduduwaspellcaster@gmail.com).
    Pochi giorni fa mi sono ricordato di aver mandato messaggi e-mail allo stesso uomo e chiedendo il suo helo ho anche fatto, per ripristinare il mio matrimonio, anche attrarre più amore e fiducia nella mia relazione d'amore con Ambrose mio marito. siamo sposati da più di 6 anni e ancora separati, ho provato più volte a invitarlo a vivere e costruire una casa felice con i nostri due figli, non sarà d'accordo perché aveva paura della vita matrimoniale e forse insegue altre ragazze più giovani Credo, amo questo uomo e voglio che i miei figli crescano insieme a lui con una famiglia completa, ho fatto tutti i mezzi possibili per ottenere aiuto in tutto il mondo fino a quando non ho incontrato il commento di blog online di Oduduwa. Sono felice di aver copiato il suo indirizzo email dal commento postato e di mandargli un messaggio chiedendo aiuto perché quel semplice e semplice passo ha cambiato la mia vita in gioia e felicità oggi, Oduduwa Potente uomo spirituale salva il mio matrimonio, ha fatto tutto amare l'ortografia a nome mio durante le ore notturne nel suo Tempio secondo lui. Non faccio niente solo mi è stato chiesto di fornire l'ingrediente di ortografia per rendere luanch love spelling preghiere, ho obbedito rigorosamente e seguire tutte le istruzioni per l'acquisto di tutti gli articoli di ortografia necessari per attivare il potere degli incantesimi, ho fatto tutto il necessario perché credo in quello che voglio per Natale per i miei figli ho promesso ai miei figli che tutti noi usciremo per le vacanze di Natale con il loro papà che viene con noi, quindi devo rispettare la mia promessa ai miei figli, ho fatto tutto il possibile per una soluzione rapida e urgente, non avrei potuto fare questo possibile senza l'aiuto di Baba Oduduwa il grande, mi sarei arreso e credevo che mio marito stesse vedendo qualcun altro, quindi avevamo finito. Sono contento di aver fatto un audace passo di fede e oggi sono molto felice di vivere insieme al mio amore e i miei figli sono felici.
    Ho promesso a Dr.Oduduwa di condividere la mia testimonianza con il mondo mentre incontro la sua sezione di commenti del blog online come questo, mi salva la vita e il matrimonio, quindi quindi mi piacerebbe condividere per salvare gli altri perché credo che la maggior parte della gente stia attraversando l'inferno tutto in nome dell'amore falso e il matrimonio non funzionano, oggi leggendo questo hai maggiori opportunità di contattare Dr.oduduwa per tale aiuto e per qualsiasi altro problema come;
    Relazione sentimentale, costruzione di fiducia e impegno nel rapporto coniugale, riportare il vero amore e prendersi cura gli uni degli altri, soluzione di un caso di divorzio, fermare il caso giudiziario sulla custodia dei figli, incantesimo d'amore per riportare l'amore perduto, ecc.
    Questo lavoro è miracoloso e sono grato a questo guaritore spirituale che mi ha aiutato. Lo raccomando a chiunque abbia una crisi di matrimonio o di relazione oggi consulta rapidamente questo incantesimo spirituale per tornare ex amore.
    ecco l'indirizzo email personale di Oduduwa: dr.oduduwaspellcaster@gmail.com

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